Fonte: Oasi sana
25 marzo 2020
Adesso lo dicono pure dal Parlamento Europeo: “il 5G accelera la pandemia di Covid-19!”
La pandemia di Coronavirus è iniziata dalla città cinese di Wuhan, uno dei primi posti al mondo dotato di tutte e tre le bande di frequenza del 5G, col Wi-Gig anche a 60 Ghz. Pertanto, i cinesi sono stati esposti per primi al mondo a radiazioni molto forti. Questa chiaramente non è l’origine del virus. Ma il Prof. Kalus Buchner (fisico e parlamentare tedesco dei Verdi-Alleanza libera europea al Parlamento europeo) sottolinea: “Esistono prove scientifiche chiare che la diffusione di virus è accelerata dalle radiazioni elettromagnetiche. In particolare, il 5G è un accelerante della pandemia di Coronavirus“.
La ricerca sull’effetto delle onde radio sul sistema immunitario è stata condotta già molto tempo prima della crisi del Coronavirus. All’inizio, i risultati erano contraddittori. Ma poi si è realizzato che l’esposizione a lungo termine danneggia il sistema immunitario. In particolare, è noto come questa radiazione acceleri la replicazione virale: apre i canali del calcio nelle cellule. Ciò è stato dimostrato per un altro virus Corona, un parente vicino a quello che causa l’attuale pandemia.
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Questo suggerisce una terapia bloccando i canali del calcio. In effetti, questo è stato applicato con successo nelle prime fasi della polmonite.
Il Prof. Buchner raccomanda di evitare il più possibile le radiazioni elettromagnetiche, in particolare telefoni cellulari, telefoni cordless, WLAN, Bluetooth e contatori intelligenti Smart Meter. In particolare, gli smartphone aumentano la contaminazione da radiazioni dell’utente e del pubblico.
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Insieme all’eurodeputata francese Michelle Rivasì, lo scorso anno Buchner ha ospitato a Bruxelles Martin Pall, Marc Arazi e Maurizio Martucci dell’Alleanza Europea e Italiana Stop 5G dando vita al primo evento in Belgio per una moratoria internazionale in difesa della salute pubblica.
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Link attivoPandora TV, 25 marzo 2020. Gunter Pauli, scrittore, economista e consigliere economico del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, qualche giorno fa ha lanciato un tweet in inglese nel quale affermava che il #5G può essere correlato alla diffusione del #Covid-19: “Applichiamo la logica scientifica – scrive Pauli. Qual è stata la prima città al mondo coperta nel 5G? #Wuhan! E qual è la prima regione europea del 5G? Il nord Italia“. Secondo molti studi le radiazioni wireless influirebbero negativamente sul sistema immunitario dell’uomo. Quest’ultimo non sarebbe dunque in grado di contrastare efficacemente l’esposizione a virus e batteri come invece la natura prevede. L’Alleanza Nazionale #Stop5G ritiene dunque indispensabile che il Parlamento italiano avvii al più presto una Commissione d’inchiesta per indagare sull’eventuale correlazione 5G – Coronavirus. E chiede, in applicazione del principio di precauzione, d’inserire, nella fase emergenziale, che stiamo vivendo una moratoria nazionale sul 5G, nel tentativo di fermare interessi privati, se a discapito della salute pubblica. Se ciò che descrive Maurizio Martucci fosse un’ipotesi provata, la vita stessa sulla Terra sarebbe ormai in pericolo e l’impronta umana di un tale pericolo sarebbe del tutto chiara. Così come sarebbero da rivedere radicalmente tutte le strategie adottate fino ad ora per combattere le pandemie in corso, inclusa quella del Covid-19. Altre dunque ce ne saranno, ogni volta più gravi e drammatiche. ——– Aiutaci ad arrivare a 10mila abbonati al canale YouTube e diventeremo, tutti insieme, il centro di gravità permanente della conoscenza: https://bit.ly/31MJIQz Oppure aiutaci con una donazione: PayPal: http://www.paypal.me/informazionelibera Altri metodi: https://www.pandoratv.it/sostienici/ Scopri i nostri nuovi abbonamenti su Youtube: resta collegato, sostieni la conoscenza, sconfiggi il sistema!
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