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Introduzione alla sovranità individuale

Playlist con video separati a fine articolo
Ultimo aggiornamento: 29/06/2015

La Sovranità individuale: una nota degna di nota.
E’ con il cuore che ti chiedo di prestarvi attenzione e di divulgarla.

Questa è una delle comunicazioni più importanti che io abbia mai avuto modo di fare.

Finalmente, si può notare nel web un fermento non indifferente, molte persone stanno diventando consapevoli e si interessano a quegli argomenti che fino a poco tempo fa erano considerati “complottismi”, assurde paranoie, teorie di persone poco equilibrate, oppure fantasie di fannulloni perditempo, burloni della rete, e quant’altro.

Finalmente, sono in molti a indagare, scoprire, denunciare, divulgare, coinvolgere altre persone nelle loro scoperte e a fare proposte per combattere le infami, ignobili, demoniache azioni della oligarchia che agisce da dietro le quinte manovrando i fili dei loro servi-burattini, ai quali affidano l’esecuzione e la gestione delle loro subdole e criminali macchinazioni.

Finalmente, molti tra quelli che denigravano, ridevano “sotto i baffi”, ridicolizzavano (se stessi credendo di prendere in giro gli altri), oppure aggredivano senza motivo, forse per paura, certamente per ignoranza, adesso cambiano atteggiamento, prestano maggiore attenzione. Alcuni iniziano a comprendere, a informarsi, e a ricercare a loro volta.

Tutto questo  molto confortante e, ripeto per la quarta volta, finalmente! … Ma … sì, c’è un grande “MA”!

Una tale incertezza deriva dalla constatazione che, nella maggior parte dei casi, questi “risvegli” si traducono in nuovi stati di sogno: come un cambiare posizione nel letto e riprendere a dormire fantasticando un “sogno nuovo”. In questo nuovo sogno, che appare più reale che mai, si manifestano tutte quelle parti del subconscio e dell’inconscio che non sono ancora state riconosciute, trasformate, guarite. Riprendo, dunque, la metafora che andava molto di moda fino a qualche anno fa: “non si fa altro che prendere il vino nuovo per inquinarlo nel vecchio otre”.

Le conseguenze più evidenti di quanto sopra sono: frammentazione, separazione, rigidità, conflitto, sconfitta. Nascono così tanti nuovi orticelli in ognuno dei quali l’erba è più verde di quella del vicino, dove ciascuno si dedica soprattutto alla produzione di un solo ortaggio, magari due o tre, e dove ogni coltivatore tende a pensare che la sua verdura sia la migliore, l’unica che varrebbe la pena di coltivare. Ah, se soltanto anche gli altri comprendessero l’importanza delle mie proposte e si aggregassero a me. Riusciremmo a salvare il mondo! Ma gli altri non capiscono, sbagliano, le loro soluzioni non potranno mai funzionare, la mia invece si. Oppure, “quelli lì” potrebbero essere complici dell’elite criminale, potrebbero essere dei debunker infiltrati. Io proseguo per la mia strada, chi mi capisce mi seguirà, chi non è con me è contro di me!

“Quelli” che ci controllano, ci dominano, ci sfruttano da secoli, millenni, ci osservano da ben altra prospettiva e gongolano nel vederci in questa nuova illusione che alimenta separazione. Il loro gioco è crudele e li rende molto soddisfatti. Non hanno alcuna preoccupazione nel lasciarci dire, fare, divulgare: intanto sanno benissimo che in questa condizione siamo del tutto innocui, ingenui e inefficaci. Tengono ben salde le redini del mondo e sanno bene come gestirle senza fastidi.

Tutti noi, più o meno, siamo animati da “buone intenzioni”, ma la natura umana ci porta tendenzialmente a dimenticare. In questo caso ciò che scordiamo  che “di buone intenzioni sono lastricate le strade per l’inferno”. Non bastano le buone intenzioni da sole, anzi, spesso queste si rivelano essere trappole micidiali, se non sono accompagnate da altrettanto buone qualità: autocoscienza, autoverifica, purezza, coerenza, senso pratico, chiara visione, sottigliezza, mente libera, ampiezza di vedute, altruismo, comprensione, tolleranza, saggezza, apertura di cuore, coscienza allineata.

Dove voglio arrivare attraverso queste osservazioni?

Da nessuna parte, la domanda giusta invece sarebbe: Da dove voglio partire, con queste considerazioni?

Vorrei partire da quello che ritengo essere il miglior insegnamento che, fino a oggi, mi sia capitato di ricevere dai Maestri di Saggezza: In ogni ricerca, qualunque essa sia, non si passa mai dall’errore alla Verità. Si passa sempre da una verità più piccola a una Verità più Grande.

Per iniziare chiedo, a te che mi stai leggendo in questo momento: per favore, rifletti con attenzione sul profondo significato delle parole dei Maestri di Saggezza, e fanne comparazione con le tue esperienze e le tue ricerche. Tante piccole verità separate e custodite in innumerevoli orticelli recintati col filo spinato, necessitano di confluire in un’unica Verità più grande, sufficientemente potente, poichè universale e sostenuta da una massa critica di energie d’amore, di compassione e di giustizia. Tanto sostenuta e alimentata da poter davvero scardinare le orribili e tenebrose segrete nelle quali siamo stati gettati e imprigionati per millenni, anzi, molto, molto di più.

Come fare per riunire tante piccole verità separate in un’unica Verità più alta e comprensiva?

In effetti, non è poi così difficile, perlomeno sul piano teorico.

Semplicemente mettendo in comune una conoscenza, unanime e incontrovertibile, che funga da terreno fertile per ogni singolo orticello. Il resto verrà da sè.

Qual’è  questa verità comune?

Prima di rispondere alla mia stessa domanda, vorrei ringraziare pubblicamente Italo Cillo il quale ha elargito a larghe mani informazioni che, fino a quel momento, erano del tutto sconosciute ai più e sicuramente ostiche e di difficile “digestione” al primo assaggio. Anche i suoi approfondimenti e le sue acute analisi sono state assolutamente determinanti, sia sotto il profilo filosofico che pragmatico. Ed  proprio in queste rivelazioni di Italo Cillo che trovo il terreno fertile, la verità comune, propedeutica alla realizzazione della Verità più alta che possa accomunarci tutti e condurci al rinnovamento e al cambiamento ai quali le nostre anime antiche anelano da tempi immemorabili.

Ecco il nostro comune punto di partenza, la chiave di volta che sostenga l’architettura della Verità suprema che cercheremo di edificare insieme: Come si può pretendere di cambiare in meglio qualcosa che non ci appartiene? Il sistema che vorresti migliorare NON TI APPARTIENE, appartiene a “loro”! Per questo motivo è impossibile cambiarlo. Finora, tutti noi, ciascuno nel proprio orticello, ABBIAMO profuso energie, tempo, risorse, per cambiare qualcosa che non è possibile neppure minimamente scalfire, proprio perchè non di nostra proprietà. In realtà, noi partecipiamo al sistema che vorremmo cambiare dal di dentro, ma non possiamo modificarlo perchè attraverso il nostro CONSENSO, quasi sempre inconsapevole, siamo noi stessi a legittimarlo ogni giorno. Si badi bene, la legittimazione che diamo alle istituzioni che ci governano non dipende dal lavoro, dal credo, dal colore della pelle, dall’appartenenza politica, dal ceto, o da qualsiasi altro nostro posizionamento o orientamento all’interno della collettività. No, non si tratta di questo. Si tratta della nostra assoluta ignoranza riguardo ai fondamenti storici e giuridici sui quali il sistema si poggia e si legittima. Sempre, siamo noi stessi i responsabili involontari dei nostri guai e delle truci azioni che “loro” compiono a nostro danno. Qualunque atto, anche il più ignobile e deplorevole che avviene nel mondo, ha bisogno del nostro consenso … e noi lo concediamo sempre, in ogni occasione, senza neppure rendercene conto.

Quando avremo ben compreso il significato di queste parole, e ne avremo assimilato l’essenza, saremo davvero tutti uniti in un’unica energia, fusi in un’unica consapevolezza che ci permetter di realizzare la più alta Verità che le nostre Coscienze ci permetteranno di concepire.

Non voglio dilungarmi troppo, e vengo alla conclusione.

Per chiudere la mia esposizione, e ti ringrazio per la pazienza che hai avuto se sei giunto a leggermi fino a questo punto, mi rifaccio ancora alle considerazioni già espresse da Italo Cillo. Se il “sistema” continua a mantenerci schiavi (schiavi irresponsabili, inconsapevoli e consenzienti, per quanto riguarda la maggioranza delle persone), è perchè noi stessi lo permettiamo a causa della nostra INCOMPETENZA. Nei nostri piccoli, o medio – piccoli, orticelli abbiamo certamente delle discrete competenze, ma sono competenze ben delimitate, che da sole rappresentano piccole verità isolate e spesso in conflitto con moltissime piccole verità di una miriade di altri orticelli. Piccole verità che, da sole, sono insufficienti e improduttive. Per costruire la competenza di cui necessitiamo per raggiungere i nostri ambiziosi, giusti, e potenti obiettivi, è necessario investire tempo ed energie personali per acquisire e integrare conoscenza, consapevolezza e responsabilit nella quotidianità, e nello svolgimento delle nostre ricerche personali e di gruppo.

Se queste parole ti hanno toccato, se senti dentro di te che c’è qualcosa di Vero e di importante nelle mie parole, se un qualunque segno ti indica di prestarmi attenzione, ecco, in questo caso ti chiedo dal profondo del cuore di prenderti il tempo necessario alla visione, alla revisione, all’analisi e all’approfondimento dei tre video che indicherò alla fine di questo scritto. Si tratta di sintesi integrate di alcuni podcast di Italo Cillo; forse potresti averli già ascoltati, comunque sarò certamente molto utile riprenderli, rielaborarli, analizzarli, annotarne i passaggi e i punti più significativi, e poi collegare e comparare il materiale da te elaborato e compreso con le tue esperienze e ricerche personali.

Grazie ancora per avermi prestato attenzione,
che la Vittoria sia certa, che l’Amore trionfi!
Un profondo Namaskar,
Danilo diinabandhu sevananda

Correlazione molto importante!
L’Italia non è una “Repubblica fondata sul lavoro”
ma una società privata registrata alla S.E.C. di Washington D.C., in America.
VIDEO, AUDIO, DOWNLOAD GRATUITO DEL TESTO

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