Il governo segreto delle multinazionali
Lidia Undiemi
Uscire dall’euro? Non basterebbe. Oggi il vero potere risiede nelle mani di chi controlla il capitale. Mentre con il TTIP si cerca di mettere stati e multinazionali sullo stesso piano, ci sono poche, pochissime società, per lo più banche e finanziarie, che controllano tutto, compreso quel che resta delle democrazie nazionali. Comprendere chi sono, come agiscono e come ostacolare i loro piani è una battaglia prioritaria se vogliamo recuperare sovranità. Lidia Undiemi ci spiega come fare …
Lidia Undiemi. Dottore di ricerca in Diritto dell’Economia presso l’Università di Palermo e consulente tecnico in materia di outsourcing e societarizzazioni, è autrice di diverse pubblicazioni e indagini sul tema della tutela del lavoro. Dal 2011, segue da vicino gli sviluppi della crisi economica e delle istituzioni politiche nel contesto italiano e internazionale.
Il Ricatto dei Mercati – Libro
Difendere la democrazia, l’economia reale e il lavoro dall’assalto della finanza internazionale.
“Non si può fare altrimenti. Ce lo chiedono i mercati”: è la formula dietro cui politici ed economisti si trincerano quando devono giustificare le misure draconiane che stanno mettendo in ginocchio l’Italia. Ma è davvero così? Quali gruppi e interessi concreti si celano dietro queste entità inafferrabili che esprimono la loro preoccupazione, avanzano richieste e, all’occorrenza, fanno cadere governi legittimamente eletti? L’inchiesta di Lidia Undiemi risponde analizzando le fasi più significative della crisi dei debiti che dal 2011 attanaglia l’Euro-zona e mettendo a nudo il disegno politico che soggiace al sistema di regole economiche e dispositivi di salvataggio presentati dai media come una panacea: consegnare le risorse produttive delle nazioni in difficoltà e i diritti sociali conquistati dalle generazioni precedenti nelle mani di una nuova autocrazia finanziaria. Ma l’analisi critica, per quanto doverosa, non basta. Ecco perché l’autrice propone una soluzione che, se accolta a livello internazionale, potrebbe contribuire ad arrestare questa folle corsa verso l’abisso.
Ecco il Dio Quattrino: le 147 banche che controllano tutto.
Pubblicato 6 agosto 2012 – 17.22
di Stefano Davidson
Nell’autunno 2011 alcuni scienziati svizzeri presentarono uno studio, pubblicato su New Scientist, che rivelava come soltanto un piccolo numero di banche avesse il pieno controllo di una porzione esagerata dell’economia globale. Questo studio, battezzato “La rete del controllo globale corporativo” e sviluppato a Zurigo da Stefania Vitali, James B. Glattfelder e Stefano Battiston, consisteva nell’autopsia della vasta base dati di marketing, relativi al 2007, della Orbis. Furono prelevati e poi analizzati file da tutto il mondo, che comprendevano più di 30 milioni di operatori economici, tra imprese e investitori, incluse le relative posizioni patrimoniali.
Dai dati si evince che sono circa 43.000 le aziende transnazionali che hanno i canoni per essere definite tali dall’OCSE. Le più importanti ed influenti sono però solo 1.318, le quali sono accomunate da tre caratteristiche principali:
- sommate tra di loro, arrivano a generare il 20% del reddito mondiale;
- si possiedono l’un l’altra (forse anche carnalmente tra impiegati e dirigenti);
- esiste un nucleo, chiamato “Unità centrale”, che possiede tutte le altre 43.000 multinazionali.
Insomma, le società più influenti fanno parte di un unico grande cartello finanziario, un vero proprio monopolio, che controlla una ragnatela di 43mila altre società che sono in competizione tra di loro solo virtualmente e che, tutte insieme, generano un altro 60% del reddito mondiale totale. Ma non è finita: l’80% delle 1.318 super-società è a sua volta controllato da un gruppo ancora più piccolo di loro, formato da sole 737 aziende, ma sono soltanto 147 quelle che hanno in pugno il 40% della ricchezza globale.
Questa è la TOP 50:
2 CAPITAL GROUP COMPANIES INC, THE US 6713 IN 6.66
3 FMR CORP US 6713 IN 8.94
4 AXA FR 6712 SCC 11.21
5 STATE STREET CORPORATION US 6713 SCC 13.02
6 JP MORGAN CHASE & CO. US 6512 SCC 14.55
7 LEGAL & GENERAL GROUP PLC GB 6603 SCC 16.02
8 VANGUARD GROUP, INC., THE US 7415 IN 17.25
9 UBS AG CH 6512 SCC 18.46
10 MERRILL LYNCH & CO., INC. US 6712 SCC 19.45
11 WELLINGTON MANAGEMENT CO. L.L.P. US 6713 IN 20.33
12 DEUTSCHE BANK AG DE 6512 SCC 21.17
13 FRANKLIN RESOURCES, INC. US 6512 SCC 21.99
14 CREDIT SUISSE GROUP CH 6512 SCC 22.81
15 WALTON ENTERPRISES LLC US 2923 T&T 23.56
16 BANK OF NEW YORK MELLON CORP. US 6512 IN 24.28
17 NATIXIS FR 6512 SCC 24.98
18 GOLDMAN SACHS GROUP, INC., THE US 6712 SCC 25.64
19 T. ROWE PRICE GROUP, INC. US 6713 SCC 26.29
20 LEGG MASON, INC. US 6712 SCC 26.92
21 MORGAN STANLEY US 6712 SCC 27.56
22 MITSUBISHI UFJ FINANCIAL GROUP, INC. JP 6512 SCC 28.16
23 NORTHERN TRUST CORPORATION US 6512 SCC 28.72
24 SOCIÉTÉ GÉNÉRALE FR 6512 SCC 29.26
25 BANK OF AMERICA CORPORATION US 6512 SCC 29.79
26 LLOYDS TSB GROUP PLC GB 6512 SCC 30.30
27 INVESCO PLC GB 6523 SCC 30.82
28 ALLIANZ SE DE 7415 SCC 31.32
29 TIAA US 6601 IN 32.24
30 OLD MUTUAL PUBLIC LIMITED COMPANY GB 6601 SCC 32.69
31 AVIVA PLC GB 6601 SCC 33.14
32 SCHRODERS PLC GB 6712 SCC 33.57
33 DODGE & COX US 7415 IN 34.00
34 LEHMAN BROTHERS HOLDINGS, INC. US 6712 SCC 34.43 (e infatti avete sentito che botto ha fatto…)
35 SUN LIFE FINANCIAL, INC. CA 6601 SCC 34.82
36 STANDARD LIFE PLC GB 6601 SCC 35.2
37 CNCE FR 6512 SCC 35.57
38 NOMURA HOLDINGS, INC. JP 6512 SCC 35.92
39 THE DEPOSITORY TRUST COMPANY US 6512 IN 36.28
40 MASSACHUSETTS MUTUAL LIFE INSUR. US 6601 IN 36.63
41 ING GROEP N.V. NL 6603 SCC 36.96
42 BRANDES INVESTMENT PARTNERS, L.P. US 6713 IN 37.29
43 UNICREDITO ITALIANO SPA IT 6512 SCC 37.61
44 DEPOSIT INSURANCE CORPORATION OF JP JP 6511 IN 37.93
45 VERENIGING AEGON NL 6512 IN 38.25
46 BNP PARIBAS FR 6512 SCC 38.56
47 AFFILIATED MANAGERS GROUP, INC. US 6713 SCC 38.88
48 RESONA HOLDINGS, INC. JP 6512 SCC 39.18
49 CAPITAL GROUP INTERNATIONAL, INC. US 7414 IN 39.48
50 CHINA PETROCHEMICAL GROUP CO. CN 6511 T&T 39.78Ovviamente sono tutte banche o istituti finanziari e possiedono tutto, dai principali settori industriali tra cui ad esempio quello bellico (1780 miliardi di fatturato), passando per le compagnie petrolifere (colossi come “ExxonMobil Corporation” o “Shell Group” possono contare su un giro d’affari che, nel 2008, ha sfiorato i 310 miliardi di Euro), per le industrie farmaceutiche (il mercato mondiale dei medicinali è stimato in 466 miliardi di dollari), per quelle alimentari (solo in Italia 127 miliardi di euro, mentre Nestlé da sola fattura 36,65 miliardi), senza dimenticare il settore delle telecomunicazioni (AT&T fattura 20 miliardi, Vodafone 13,8 etc). Il “Potere Monetario”, o Dio Quattrino, esiste davvero, non è una leggenda.
Ora non resta che farsi una domanda: come si muovono questi colossi finanziari, se sono tutti controllati dalla stessa “Unità Centrale”? Ad ognuno la sua risposta.
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