11/9/2001 – 11/9/2014 : ci sono favole e favole …
… chi crede ancora a quella del 11/9/2001?
Onoriamo le vittime ristabilendo la Verità.
Danilo diinabandhu sevananda, 11/09/2014
Ci sono favole e favole … solo i bambini credono a Biancaneve con i 7 nani e la strega cattiva, a cappuccetto rosso con il lupo cattivo, a Babbo Natale con le sue renne volanti. Poi ci sono le favole per adulti, i quali hanno smesso di credere a Pinocchio, a Peter Pan, alla Bella addormentata nel bosco, ma credono ad altre favole; favole serie, raccontate dai telegiornali, scritte sui giornali, avvalorate da una pletora di “esperti” assoldati per far loro credere che tali invenzioni siano verità, costituiscano davvero la realtà del mondo in cui essi vivono. Ed ecco dunque che un asino volante che affascina il piccolo bimbo si trasforma in un terrorista spietato, capace di farla in barba alla nazione più potente nel mondo e di scardinare i suoi sofisticati e impenetrabili sistemi di sicurezza. Ed ecco dunque che il mantello dell’invisibilità si trasforma in un enorme aereo che vola raso terra a velocità pazzesca e, con precisione millimetrica, sfonda le cinture di protezione della sede del quartier generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America, dissolvendosi subito nel nulla. Il foro nei muri di cinta è decisamente più piccolo rispetto alle dimensioni del velivolo che, secondo la favola, avrebbe colpito l’edificio, e i pochi resti sono incompatibili con quanto i narratori della favola raccontano ai bambini/adulti.
Secondo la favola che i veri governanti del pianeta vogliono farci credere, l’undici settembre 2001 quattro aerei di linea hanno girato per ore i cieli degli Stati Uniti senza essere minimamente intercettati, al completo di passeggeri ed equipaggi. Due di questi sono riusciti nell’impossibile impresa, grazie alle magnifiche doti dei presunti terroristi, piloti provetti autodidatti, di centrare in pieno i due grattacieli più famosi del mondo a New York.
Secondo la favola, TRE grattacieli (non soltanto i due colpiti dai presunti aerei) con infrastruttura in acciaio crollarono a causa dell’enorme calore sviluppato dagli incendi. Eppure, nella nostra storia, alcun grattacielo con infrastruttura in acciaio è MAI caduto a seguito di incendio.
Non c’è nulla di male, nel credere alle favole, soprattutto quando si è bambini. Le favole, anzi, svolgono un importante compito educativo e offrono al bambino un avvertimento morale in forma semplice, in modo che per loro sia facile afferrarlo.
Le favole per adulti, al contrario, sono dannose e sono pericolose. Esse hanno scopo ben diverso, sono narrate per coprire e giustificare infiniti crimini efferati compiuti ai danni dell’umanità, per trasformare gli adulti creduloni in adoratori dei loro stessi carnefici che si mascherano da salvatori.
Il giorno 11 settembre 2001 fu scritta una terrificante favola, i cui effetti devastanti si ripercuotono ancora oggi sulla vita di tutto il pianeta. Eppure, nonostante le prove e le evidenze che mostrano la verità, la maggioranza degli adulti vuole disperatamente credere che la favola sia vera: l’asino continua a volare, la zucca si trasforma in carrozza, i topini in cavalli bianchi. Si insegna ai bambini a non credere alle fantasie innocenti delle bellissime fiabe d’autore, e si indottrinano a diventare adulti che credono a ogni genere di menzogna del sistema reputandosi, in questo modo, persone sane, razionali, e intelligenti.
Il sangue e le lacrime versate dal 11 settembre 2001 in poi, reclamano Giustizia e Verità.
E’ dovere di ogni persona che si definisce civile interrogarsi e informarsi con mente libera e con intelligenza.
Ripropongo un importante video realizzato dall’associazione architetti e ingegneri per la verità sul 11 settembre (2001): “La gente non sa“. Tale organizzazione è dedicata a dissolvere il mito e la disinformazione con fatti scientifici ed evidenza forense, istruendo architetti, ingegneri e il grande pubblico sulla demolizione controllata ed esplosiva dei 3 grattacieli del WTC il giorno 11 settembre 2001.
Guardare questo video ed informarsi è un dovere, soprattutto oggi, 13° anniversario della strage programmata del 11/9/2001.
Cliccando su questo altro link: accedi la videoteca di LiberaMenteServo per una panoramica più ampia e articolata delle prove e delle evidenze che confutano le presunte verità della favola sociale.Segnalo, inoltre, la categoria dedicata su questo sito che contiene articoli e collegamenti vari, utili per la ricerca e gli approfondimenti.
Grazie per l’attenzione, un caro saluto a tutti.
Articolo ripreso dal vecchio sito LiberaMenteServo.it
11 settembre 2001 – 11 settembre 2011. Una carrellata dei vari volontari che hanno contribuito a sottotitolare e tradurre il documentario dell’associazione architetti e ingegneri per la verità sul 11 settembre 2001.
LA GENTE NON SA !
Richard: Mi chiamo Richard Gage, Architetto, fondatore dell’associazione architetti e ingegneri per la verità sull’11 settembre. La nostra organizzazione è dedicata a dissolvere il mito e la disinformazione con fatti scientifici ed evidenza forense, e istruendo architetti, ingegneri e il grande pubblico sulla demolizione controllata ed esplosiva dei 3 grattacieli del WTC il 11 settembre (2001). La nostra meta è ottenere un’investigazione veramente indipendente. Noi saremo sempre grati per l’appoggio e la dedizione dei nostri volontari. Il Team di Traduzione è la cosa più importante in questo sforzo mondiale.Sandra: Siamo il team di traduttori degli Architetti e Ingegneri per la verità sul 11 Settembre.
Lars: E viviamo, lavoriamo, e facciamo volontariato in diverse parti del mondo.
Wico: Ci siamo uniti a AE911Truth per aiutare a diffondere le importanti scoperte con tutti quanti al mondo, in quante più lingue possibili.
Mateusz: Perché, pur a distanza di 10 anni, alcuni ancora non sanno.
Alberto: Non sanno, che nella storia dei grattacieli, nessun grattacielo con infrastruttura in acciaio è mai caduto a seguito di incendio. Tranne l’11 settembre 2001, quando non 1, non 2, ma ben 3 grattacieli caddero a seguito di incendi.
Marco: Già, la maggior parte della gente non sa che quel giorno anche un terzo grattacielo crollò.
Nils: Il WYC7, un grattacielo da 47 piani, non colpito da un aereo, crollò in appena 7 secondi, alle 5.20 del pomeriggio di quel 11 settembre.
Smab (or Wei, no): Cadde secondo la direttrice di maggior resistenza, con un’accelerazione come da caduta libera, simmetricamente e sulla propria pianta. Proprio come una demolizione controllata, che è possibile con esplosivi piazzati ad arte.
Ashraf: Benchè nessuno potesse aver immaginato il crollo di questo edificio, la BBC lo annunciò – circa 20 minuti prima che effettivamente cadesse.
Akrum: Anche le Twin Tower collassarono, e la loro implosione impiegò circa una dozzina di secondi, lungo la direttrice di massima resistenza: 80.000 tonnellate di acciaio strutturale, fredde, intatte.
Wibren: La gente non sa che, durante il crollo, travi del peso di diverse tonnellate furono lanciate all’esterno delle Twin Towers verso i palazzi vicini, fino a 180 metri alla velocità di 95 km/h.
Yildirim: La gente non sa che queste velocità e gittate possono essere spiegate solo da esplosioni ad altissima pressione.
Olli: Oltre 100 testimoni della prima ora testimoniarono di aver sentito esplosioni e di aver visto dei lampi di luce al momento della distruzione. Questi lampi di luce indicano detonazioni esplosive.
Vera: I soccorritori, ingegneri civili e addetti alla rimozione delle macerie hanno testimoniato di aver visto delle pozze di acciaio fuso e riflessi di acciaio fuso sotto le torri.
Wico: Questo fenomeno durò per mesi, anche se servono 1480°C per fondere l’acciaio e gli incendi civili e il carburante dei jet non superano i 760°C.
Hillebrand: La gente non sa di un composto chiamato termite, che consiste di ossido di acciaio polverizzato e alluminio, che PUO’ liquefare l’acciaio a temperature superiori ai 2200°C, e che una forma sofisticata di questo elemento fu trovata nella polvere del WTC da un team di scienziati internazionali. Questi sono materiali molto sofisticati che possono essere prodotti solo in laboratori altamente specializzati, non certo in una grotta in Afghanistan.
Magne: La gente non sa che il NIST (National Institue of Standard and Technology), incaricato dell’analisi tecnica sul crollo delle Torri, produsse un report di 10.000 pagine che termina la sua analisi esattamente all’inizio dei crolli.
Yildirim: Già, il rapporto copre la tragedia precedente al crollo della prima torre, ma non c’è nessuna analisi tecnica del collasso vero e proprio.
Elizabeth: Al NIST furono poi costretti ad ammettere che “erano stati incapaci di fornire una spiegazione esauriente sulle ragioni del crollo”.
Diana: Il NIST non testò esplosivi, quando, di fatto, la demolizione per esplosione era l’ipotesi più probabile, e non rendono di pubblico dominio i loro dati con la scusa che questo potrebbe “mettere a rischio la sicurezza pubblica”.
Mohammed: La spiegazione ufficiale ha dimostrato essere in contraddizione con le leggi basilari della fisica. Al contrario, l’ipotesi di demolizione controllata risulta compatibile con tutte le evidenze giuridiche a disposizione.
Wibren: La gente di tutto il mondo si fida di architetti e ingegneri quando si tratta della sicurezza degli edifici in cui vivono, perché questi sono gli esperti.
Sandra: Bene, ci sono 1.500 architetti e ingegneri che affermano che è scientificamente impossibile che questi edifici siano stati distrutti nel modo in cui il governo ci ha raccontato,
Olli: e hanno messo a repentaglio la loro carriera e la loro reputazione firmando la petizione che chiede la verità. Non serve che voi siate architetti o ingegneri per comprendere che la versione ufficiale semplicemente non sta in piedi.
Winda: Ecco perché stiamo chiedendo un’indagine veramente indipendente sulla caduta dei 3 palazzi dell’11/9 (2001).
Ole: Ecco perché ci siamo uniti agli Architetti e Igegneri per la Verità sul 11 Settembre.
Pierre: Ecco perché stiamo traducendo tutte le prove possibili in quante più lingue possibili – così che alla fine tutti lo sappiano.
Tutti insieme: ORA TU LO SAI!
THEY STILL DON’T KNOW
Richard: I am Richard Gage, AIA, founder of Architects and Engineers for 9/11 Truth. Our organization is dedicated to dispelling mith and misinformation with scientific facts and forensic evidence, and educating architects, engineers and the public at large about the explosive controlled demolition of all 3 World Trade center skyscrapers on September 11th. Our goal is to obtain a truly independent investigation. We are ever grateful for the support and dedication of our many volunteer groups. The Translation Team is the most important in this critical world wide effort.
Sandra: We are the Translation Team of Architects & Engineers for 9/11 Truth.
Lars: And we live, work and volunter in various countries across the globe.
Wico: We’ve joined AE911Truth to help share our important findings with people all over the world, in as many languages as possible.
Mateusz: Because ten years after 9/11, some people still don’t know.
Alberto: They don’t know that in the history of highrises, no steel-framed skyscraper has ever collapsed due to fire. That is, except on September 11, 2001, when not one, not two, but three skyscrapers did just that.
Marco: Yes, most people don’t know that on that day a 3rd tower collapsed.
Nils: WTC 7, a 47-storey skyscraper, not hit by an airplane, fell in under 7 seconds, at 5:20pm in the afternoon of Sept 11th.
Smab (or Wei, no): It fell through the path of greatest resistance, at freefall acceleration, symmetrically and neatly into its own footprint. Very much in the style of a typical controlled demolition, which is only possible with expertly-placed explosives or incendiaries.
Ashraf: And although nobody could have possibly foreseen this building’s collapse, the BBC announced it – about 20 minutes before it actually occurred.
Akrum: The Twin Towers also collapsed, and their destruction occurred in about a dozen seconds, through the path of what was the greatest resistance: 80,000 tons of cold, intact, structural steel.
Wibren: People don’t know that, during that collapse, multi-ton steel beams were ejected horizontally from the Twin Towers into neighbouring buildings up to 180m away at a speed of 95 km/h.
Yildirim: And that this kind of speed and distance can only be explained by high-pressure explosions initiating these ejections.
Olli: More than 100 first responders reported hearing sounds of explosions and seeing flashes of light at the onset of destruction. Light flashes indicate explosive detonations.
Vera: First responders, structural engineers and cleanup workers also reported pools of molten steel and melted steel beams under the towers.
Wico: This phenomenon persisted for months, even though it takes 1480°C to melt steel, and office fires and jet fuel don’t burn much hotter than 760°C.
Hillebrand: People don’t know about a mixture called thermite, consisting of powdered iron oxide and aluminum, that CAN generate molten iron with temperatures above 2200°C, and that a high-tech form of this energetic material was found in the WTC dust by an international team of scientists. These are highly sophisticated materials that can only be produced in very sophisticated laboratories, not in a cave in Afghanistan.
Magne: People don’t know that NIST – the National Institute of Standards and Technology in charge of the technical analysis into the Twin Towers’ collapses – issued a 10,000 page report that actually stops right before the collapse begins.
Yildirim: Yes, the report covers the unfolding tragedy right up until the moment the first Tower collapses, but there is no technical analysis of the collapse itself.
Elizabeth: And NIST is later forced to acknowledge that they “were unable to provide a full explanation of the total collapse”.
Diana: NIST did not test for explosives when, in fact, explosive demolition was the most likely hypothesis, and they won’t release their input data to the public, stating that it might “jeopardize public safety”.
Mohammed: The official explanation has proven to be fraudulent and inconsistent with the basic laws of physics. By contrast, the hypothesis of controlled demolition is consistent with all of the available forensic evidence.
Wibren: People all over the world trust their architects and engineers to ensure the safety of the buildings they live and work in, because they are experts.
Sandra: Well, we have 1,500 architects and engineers stating that it is scientifically impossible that these three buildings were destroyed the way the government told us.
Olli: and they have risked their careers and reputations by signing the petition and standing up for the truth. You don’t need to be an architect or engineer yourself to understand that the official version simply makes no sense.
Winda: This is why we are demanding a truly independent investigation into the destruction of the 3 WTC highrises on 9/11.
Ole: This is why we have joined forces with Architects and Engineers for 9/11 Truth.
Pierre: This is why we are translating all of the available evidence into as many languages as possible – so people everywhere can finally know.
All: NOW YOU KNOW!

Ingannati – Libro
Fin dai tempi della scuola
Alberto Medici
In questo libro scoprirai le bugie che ti hanno detto per controllarti meglio!
Dal terrorismo alle guerre, dall’AIDS alle pandemie, dal global warming alla crisi economica: le paure dei nostri tempi che ci impediscono di vivere liberi.
Con il libro l’autore Alberto Medici apre una finestra verso un inquietante panorama, ci svela con l’attenta osservazione dei fatti, come il sistema degli inganni perpetuato da sempre dal potere economico, politico, mediatico e scolastico, inducono e persuadono a credere a colossali fandonie, generando la paura incatenando le persone, approfondisce in capitoli tutti i più importanti temi, trattandoli con razionalità, mettendo con cura in ordine: i fatti, i moventi, i mandanti conosciuti, ottenendo il quadro preciso della preoccupante situazione in cui l’umanità credulona è sprofondata.
Le numerose bugie e gli imbrogli cui siamo sottoposti non sono eventi isolati e a sè stanti ma fanno parte di un disegno unico teso ad allontanare l’Uomo dal Suo Creatore, togliendogli la condizione di Figlio (“creati ad immagine e somiglianza“) per ridurlo in schiavitù.
Una schiavitù non fisica, non con catene di ferro, ma una schiavitù alla quale l’Uomo stesso si sottopone ogni volta che, assalito dalla paura (del nemico, della povertà, della crisi, del terrorismo, della malattia, del global warming, ecc.) si attacca a qualcosa dimenticando la propria origine divina e la promessa che Gesù ci ha fatto (“guardate i gigli del campo… non tessono, non filano, …“).
Per questo ci è stato detto: “Conoscerete la Verità, e la Verità vi farà liberi”: perché solo con la menzogna, solo con l’inganno il Falsario riesce nel suo intento (come il serpente nel Paradiso Terrestre).
Per questo svelare gli inganni, smascherare gli imbrogli contribuisce, nel suo piccolo, all’opera di creazione di un uomo veramente libero, come il Padre aveva creato.

Alberto Medici è un ingegnere che ha seguito da vicino, per diversi anni, siti di libera informazione come Effedieffe di Maurizio Blondet, Disinformazione di Marcello Pamio, il blog di Paolo Franceschetti e Solange Manfredi, Infowars di Alex Jones, e luogocomune.
Le playlist di LiberaMenteServo dedicate all’argomento
David Icke, l’autore più controverso al mondo, da un quarto di secolo è impegnato a svelare i segreti dell’Universo, della realtà e delle forze che si manipolano. Ciò che un tempo veniva ridicolizzato e rifiutato, ora riceve continue conferme e consensi, e Icke, a lungo oggetto di scherno, viene ormai riconosciuto come un precursore. Dopo l’evento all’Arena di Wembley nell’Ottobre 2012, Icke diventa un paladino della controinformazione. E’ ormai lontano quel giorno del 1991 in cui Icke, giornalista sportivo della BBC, si presenta nella trasmissione televisiva di Terry Wogan, facendo due dichiarazioni shock: si autoproclamò “Figlio della Divinità” e predisse immani catastrofi naturali che avrebbero devastato il Regno Unito. Il pubblico in studio, attonito, dopo un primo momento di sconcerto, scoppia a ridere e lo ridicolizza in diretta nazionale. 25 anni dopo, nel 2016, Icke torna proprio presso lo Sheperds Bush Empire – negli studi in cui avvenne la famosa intervista con Wogan – per annunciare il suo nuovo World Wide Wake Up Tour, che toccherà anche l’Italia.