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Capire i Tempi: le 4 ere, Dio e gli Avatar, Kalki Bhagavan, l’Età dell’Oro

CAPIRE I TEMPI: LE 4 ERE, DIO E GLI AVATAR, KALKI BHAGAVAN, L’ETA’ DELL’ORO
Pubblicato il 26/1/2014 su LiberaMenteServo.it
Ri-editato il 26/7/2015 su LiberaMenteServo.com

le-4-ereLe 4 Ere (Yuga)
Satya, Treta, Dvapara, Kali: le quattro età dei cicli Cosmici.

. Dove ci troviamo
. Dove stiamo andando
. Cosa sta accadendo
, Quali forze sono in gioco.

La percezione di Dio nel Kali YugaKali Yuga – L’età del ferro
Per l’uomo la materia è inerte. La vita è logica e razionale. Non c’è Sacralità nè Gratitudine. L’uomo è staccato da Dio. Per molti, Dio è solo un concetto. L’uomo è in costante conflitto con sè stesso e con la vita.

Immagine: La percezione di Dio nel Kali Yuga

dvapara-yugaDvapara Yuga – Età del Bronzo
L’uomo non si sente più unito con Dio. La vita è sacra e la gratitudine è uno stato naturale. L’uomo si sente molto vicino a Dio.

Immagine: la percezione di Dio nel Dvapara Yuga

Treta Yuga – Ettreta-yugaà dell’Argento
L’uomo sente che tutte le cose sono lui stesso, ma ancora c’è separazione. Tutta la vita è coscienza, viva.
La vita è sacra e la gratitudine è uno stato naturale. L’uomo si sente parte di Dio.

Immagine: la percezione di Dio nel Treta Yuga

satya-yugaSatya Yuga – Età dell’Oro
Uomo e Dio sono un’unica entità. La vita è sacra, eterna e la gratitudine è uno stato naturale.                                                             .

Immagine: la percezione di Dio nel Satya Yuga

     Varie opinioni su Dio nel Kali Yuga (Età del Ferro)

    • Religiosa
      Si può avere l’esperienza di Dio nella propria vita, ma non c’è la struttura o la comprensione sufficiente a far crescere quell’esperienza.
      Dio è un entità o una persona fuori dalla creazione e ci guarda dall’alto.
      Per conoscere Dio lo si deve adorare attraverso specifici metodi o religioni.
      Dio osserva tutte le nostre azioni e ci giudica.
    • Spirituale
      Noi siamo tutti Dio – Lo capiamo però solo intellettualmente, la ricerca non va oltre.
      Abbiamo letto molti libri, abbiamo molte opinioni, ma nessuna vera connessione personale o esperienza.
      Riteniamo la spiritualità come un’altra identità, ma non abbiamo un vero interesse a scoprire Dio.
    • Atea/Razionale/Intellettuale
      Possiamo capire tutto della vita con la logica e la scienza, quindi quello che non possiamo vedere o dimostrare non esiste.
      Allora l’universo è solo una grande e vuota/morta reazione, detta “big-bang”.
      Se Dio esiste perché non si mostra qui ed ora ?
      Per scoprire Dio bisogna rinunciare alla vita, come i preti o i monaci – poco pratico.
      La scoperta di Dio non ha niente a che fare col crearsi una miglior vita quotidiana.
      Chi o cosa io rispetto, non è stato ancora immaginato – non può esistere.
  • Agnostica
    Ci può essere qualcosa la fuori e io ci credo – la ricerca non va oltre.Credo in Dio ma non ne so nulla, e soprattutto non so come avvicinarmi a Lui.

     Riassumendo

    1. La nostra comprensione collettiva di Dio deriva dal fatto che ci troviamo in un periodo caratterizzato dal livello di coscienza più basso, nell’ambito dei 4 Yuga. Questo porta a molte percezioni errate su chi o cosa sia Dio e sulla necessità di avere un legame personale con Lui/Lei/Esso.
    1. Per l’Umanità, Dio è un concetto dibattuto in molti modi, ma pochissimi Ne hanno un’esperienza personale diretta.
  1. L’idea di potersi elevare a stati superiori di coscienza e conoscere personalmente Dio, non è capita né attivamente perseguita dalla gente, nella società moderna.

     Capire Dio

Chi è Dio?

  1. Dio è “Tutto quello che È”.
  2. Dio non è diventato tutte le cose, ma appare come tutte le cose.
  3. Gli aspetti di DIO sono Sat, Chit, Ananda – Esistenza, Coscienza, Beatitudine.
  4. Dio è quello che tu vuoi che Lui sia.

     Perché la relazione con Dio è importante?

La crescita spirituale avviene con la Grazia.

  1. Un legame personale con il Divino produce abbondanza in tutte le sfere della propria vita, al di là del proprio Karma.
  2. L’amore incondizionato è lo sperimentare la Grazia.
  3. La vita si muove dall’Incertezza al Mistero.
  4. La vita diventa Sacra e la Gratitudine è lo stato naturale.
  5. La vita evolve fuori dalla mente razionale condizionata.
  6. La vita diventa un continuo miracolo di momento in momento.
  7. Ti libera dal senso di separazione.

     Modi in cui DIO si relaziona all’Umanità

    1. Teofania
      Quando il Divino manifesta una situazione per te. C’è l’esperienza e poi sparisce. Ti sembra di essere in un sogno.
    2. Epifania
      Il Divino appare, in qualche forma per un paio di minuti, poi sparisce.
  1. Manifestazione
    Il Divino viene in forma fisica. Lo puoi toccare e sentire fisicamente. Può restare sulla Terra per qualche giorno, qualche settimana o qualche centinaio d’anni.
  2. Incarnazione/Avatar
    Quando il Divino nasce da genitori umani e vive in mezzo agli umani. Lo chiamiamo Avatar.

teofania

Teofania

Epifania
Epifania

Manifestazione
Manifestazione

Amma Bhagavan Avatar
Amma Bhagavan Avatar

     Chi è l’Avatar?

  • Quando “Tutto quello che È” si incarna, viene chiamato Avatar.
  • L’Avatar È la Luce in forma fisica, per relazionarsi all’Umanità.
  • L”Avatar/”Tutto quello che È” si relaziona agli umani come uno di loro.
  • L”Avatar/”Tutto quello che È” introduce un Fenomeno per influenzare la Coscienza Umana.

     L’ ”Avatar/”Tutto quello che È” ha due componenti:

    • Il corpo fisico – per relazionarsi in forma fisica all’Umanità ed accollarsi la responsabilità del lavoro fisico di introdurre il fenomeno. Controlla l’aspetto mistico in base ai bisogni dell’Umanità.
  • Il corpo trascendentale – l’aspetto mistico che compie tutti i miracoli e dà il Risveglio alle specie.

   

     Il Fenomeno e la storia dell’Avatar Kalki

    • Sri Dattatreya
      Il Fenomeno Oneness inizia 850 anni fa.
      Nel 1149 d.C. Sri Dattatreya Swami si manifestò come un bambino di 8 anni trovato sotto un albero di banyan.
      Egli passò molti anni compiendo miracoli ed aiutando la gente a risvegliarsi.
    • Sri Paada Sri Vallaba
      Nel 1320 d.C. Sri Dattatreya nacque con incarnazione umana, per la prima volta nell’attuale Età del Ferro, a Pitikapuram, come Sri Paada Sri Vallaba.
      Cominciò a fare miracoli all’età di 1 anno e, a 5 anni, cominciò a dissertare di fisica nucleare.
      A 15 anni, volle andarsene da casa per andare in giro ad aiutare la gente. I genitori gli chiesero di sposarsi, lui rispose: ” Non posso sposarmi. Sono già sposato con Mukthi (Liberazione, Illuminazione).
      Nel 1350 in Karnataka, all’età di 30 anni entro nel Mahasamadhi (lasciò il corpo, ndt).
    • Narasimha Saraswathi
      Nel 1378 Sri Paada Sri Vallaba rinacque, come Sri Narasimha Saraswathi, in un villaggio nel Maharastra.
      Non parlò fino all’età di 5 anni. A 5 anni chiese di essere iniziato, e dopo quello, cominciò a recitare i Veda. Giovanissimo si fece monaco.
      Nel 1458 Narasimha Saraswathi entrò in profonda meditazione per 150 anni (Kadhalivanam).
      Dopo di che andò sull’Himalaya e meditò per altri 250 anni.
    • Sri Swami Samarth
      Mentre meditava, venne inglobato da un formicaio. Dopo 250 anni fu disturbato da un uomo che, con un falcetto, stava tagliando un pezzo del formicaio. La lama lacerò il corpo di Narasimha. Quando l’uomo vide il falcetto sporco di sangue, scavò nel formicaio e scoprì con sorpresa Narasimha, che lo ringraziò per averlo disturbato: “Grazie di avermi svegliato, è tempo per me di ritornare, ho un sacco di lavoro da fare nel mondo”.
      Nel 1856 giunse ad Akalcot nel Maharastra. Aveva lo stesso corpo, ma ora era chiamato Swami Samarth. Era nato nel 1378 ed arrivò qui nel 1856, con un corpo vecchio di quasi 500 anni.
      Visse per altri 24 anni, fino al 1878, e poi andò in Mahasamadhi (lasciò il corpo, ndt).
  • Sri Shirdi Sai Baba
    Sri Shirdi Sai Baba fu un discepolo di Swami Samarth. Sai Baba è un’incarnazione del dio scimmia, Hanuman. Swami Samarth disse: «Quando andrò in Mahasamadhi, entrerò nel tuo corpo e comincerò a lavorare tramite te». Shirdi Sai Baba era già stato Hanuman ed ora diventa uno strumento di Swami Samarth. E’ per questo che da lui sono arrivati così tanti miracoli. Molti devoti di Swami Samarth e di Shirdi Sai Baba ora sono seguaci della Oneness.

Lo Yantra Sri Murthi rappresenta tutta la storia del Fenomeno Avatar Kalki

Sri Dattatreya
Sri Dattatreya
Sri Paada Sri Vallaba
Sri Paada Sri Vallaba
Sri Narasimha Saraswati
Sri Narasimha Saraswati
Sri Swami Samarth
Sri Swami Samarth
Sri Shirdi Sai Baba
Sri Shirdi Sai Baba
Sri Amma Bhagavan
Sri Amma Bhagavan

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Sri Kalki
Sri Kalki
Sri Kalki apparizione
Sri Kalki apparizione

Informazioni aggiuntive

Sri Paada Sri Vallabha fece una profezia. Una persona chiamata Shankarbhat scrisse tutto in un libro intitolato “Sankshipta Sripada Srivallabha Charitamritam”.

A 16 anni, un discepolo di nome Venkaya disse: «Voglio starti sempre vicino». Sri Paada Sri Vallaba replicò: «Quando tornerò, alla fine dell’Età del Ferro, sposerò tua figlia. Lei si chiamerà Padmavathi, e sarà Anagalakshmi (un aspetto della dea Lakshmi, ndt) nata nella tua famiglia. Lei ti nascerà a Simuloor (oggi chiamata Nellore)». Così gli fece questa promessa.

Egli incontrò anche Hanuman, in quel periodo e gli disse: «Tu ti reincarnerai come Shirdi Sai Baba». Tutto questo venne riportato nel libro.

Disse anche che il libro sarebbe stato pubblicato dopo 33 generazioni, che voleva dire nel 2001. Nel 2001 il libro fu pubblicato. C’era scritto: «Io tornerò come Kalki e aiuterò la gente ad entrare nell’Età dell’Oro”, Sri AMMA BHAGAVAN».

Il vero nome di Amma è Padmavathi, suo padre si chiamava Venkaya, e lei è nata a Nellore, come diceva la profezia!

Tutto questo fenomeno è chiamato “Kalki”. Questa volta Kalki non è venuto da solo. La tradizione Hindu ci parla della venuta di Kalki alla fine del Kali Yuga, accompagnato da un armata di 64.000 persone.

Sri Bhagavan è nato nel 1949, esattamente 800 anni dopo la prima manifestazione di Sri Dattatreya, che apparve come ragazzo nel 1149.

Nel 1949 a Gujurat un uomo chiamato Barathgiri Maharaj (“Bapu”) mentre era in meditazione, ebbe una visione di Kalki, che gli disse: «Oggi sono nato su questo pianeta».

25 anni fa nell’Ashram Vakeshwar, Bapu incontrò un gruppo di persone e disse loro: «Kalki è già qui. La liberazione dell’India è servita a preparare la strada. Dopo più di 5.000 anni Kalki è arrivato. Egli è il Signore Dio, unificatore dei 14 Loka (Mondi), vincitore su Kali (Oscurità), l’essere, sotto forma umana, più potente di questo pianeta. Qualunque cosa accada, restate sempre con Lui!».

Bapu stesso era un essere divino, la manifestazione dell’Astrologia, Narda, l’amico più caro di Vishnu. Dal 1949 passò la sua vita cercando Kalki. Arrivò a Satyaloka nel 2001 per incontrare Sri Bhagavan. Subito dopo entrò nel suo Mahasamadhi.

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Video dell’incontro tra Sri Bhagavan e Barathgiri Maharaj (“Bapu”), nel 2001
Articolo su LiberaMenteServo relativo all’incontro

All’età di 3 anni Sri Bhagavan era già completamente focalizzato nell’aiutare l’Umanità a liberarsi dalla sofferenza. Non giocava mai e passava tutto il suo tempo pensando all’Umanità. Bhagavan se ne stava seduto pensando continuamente al futuro, e sua madre scherzando «dovresti sposare la sedia». La Sfera Dorata gli apparve alle età di 3 anni e mezzo, e Lui cantò a quella sfera per i successive 24 anni.

Anche Amma era molto devota e dedita ad austerità. La vita di Amma e Bhagavan è sempre stata impostata sul sacrificio. Hanno sempre passato il tempo aiutando la gente. Hanno insegnato ai Dasa tutto sul Divino, come connettersi con Lui e percepirlo.

Questo insegnamento è conosciuto come Avahanam, un’antica e potente tecnologia spirituale, grazie alla quale “Tutto ciò che È” infonde la sua coscienza in una forma, rendendola un portale vivente, divino, per arrivare a Dio.

Per accelerare rapidamente questo lavoro Sri AmmaBhagavan, nel 1989, hanno infuso la loro coscienza in ogni loro immagine.

Questo lavoro si è diffuso a velocità incredibile per tutta l’India, permettendo a milioni di persone di avere una connessione personale diretta con AmmaBhagavan.

A partire da adesso, Sri AmmaBhagavan stanno rilasciando lo stesso potere sull’intero pianeta, permettendo a chiunque di entrare in contatto con loro, in modo diretto, potente, personale.

Fonte, febbraio 2011: dikshapescara.blogspot.it
Revisione e integrazione: Danilo Dinabandhu Sevananda, per LiberaMenteServo.com
luglio 2015

«Non ho mai trovato in alcun altro luogoe ne ho visitati tanti, tra Ashram e comunità spirituali di ogni tipouna tale concentrazione di Energie Divine… tanto da pensare che sia forse il più potente o almeno uno dei più potenti del Pianeta» (Fabrizio Garro, advanced Oneness Trainer).

LEGGI NOTA di Fabrizio Garro. CLICCA per aprire

amma-bhagavan-2008-04-22-energizing-golden-ball

Fabrizio Garro: La Oneness è anche un ‘Movimento’ che spontaneamente si è creato per sostenere la visione/missione di AmmaBhagavan: in tutto il mondo, i Diksha Givers e i Trainers della Oneness University si sono prodigati, con la massima libertà individuale, per diffondere il messaggio dei Maestri e i loro meravigliosi doni. Ciò ha permesso a milioni di persone di conoscere queste cose e di farne esperienza, indipendentemente dal credo religioso o dal percorso che ognuno si è scelto, anzi, magari agevolando quello stesso percorso! La Oneness infine è quello stato di Coscienza in cui ci si sente senza conflitti, cioè in pace e in armonia, con se stessi, gli altri, il mondo e Dio. Il Diksha è un grande aiuto in questo, ma ovviamente non basta, c’è un ‘lavoro su di sé’ da compiere, ecco perché nei Corsi per diventare Diksha Giver vengono innanzitutto portati degli insegnamenti e delle pratiche che si possono svolgere nella vita quotidiana al fine di recuperare gradualmente la nostra ‘vera identità’ e conoscere chi siamo davvero: ciò che viene definito ‘Risveglio’. La consapevolezza e la meditazione sono molto importanti in tutte le vie di ‘Conoscenza interiore’, ma nella Oneness, grazie all’amore di AmmaBhagavan abbiamo anche degli ‘aiuti straordinari’, come nei vari Diksha appunto, considerati un’espressione della Grazia Divina. Nel complesso la Oneness è ben radicata nella Tradizione Indiana come una forma di Yoga6 e per questo non può essere considerata un credo religioso – ognuno può seguire la religione che vuole (e perfino considerarsi ateo o agnostico) – né un culto: nella Tradizione Orientale, le immagini del Divino sono ritenute come un tramite del Divino stesso (si veda per esempio come vengono utilizzate le icone nel Cristianesimo Ortodosso): non si tratta di adorare o venerare qualcuno, qualche personalità, ma di connettersi col Divino in noi, anche per mezzo di una forma fisica, come nel caso delle Sri Murthi7; né si tratta tanto meno di una setta: se si vuole stare nella Oneness o andarsene, non c’è alcun problema … è già accaduto che anche dei Dasa se ne siano andati poiché non condividevano più certe cose o volevano semplicemente fare altre esperienze: ebbene, nessuno li ha ostacolati o danneggiati, ma anzi se ne sono andati con la benedizione di AmmaBhagavan e con l’amore dei loro amici e colleghi. Ognuno è libero: nessuno, né in India né in Occidente, è mai stato  obbligato dalla Oneness a seguire alcunché! In India, vi sono molti devoti di AmmaBhagavan, e, data la cultura di quel popolo permeata di una religiosità ancora oggi molto viva, essi vedono in questi Maestri un volto del Divino. Anche in Occidente accade che talune persone vivano l’esperienza di AmmaBhagavan come un’immagine del loro Divino … Ciò non significa che vi sia un ‘culto’ legato ad essi: è una semplice quanto spontanea espressione del proprio sentire. Personalmente ho scelto, fin dall’inizio del mio lavoro come Trainer, di non dare troppa enfasi all’aspetto devozionale, che pure è bellissimo, ritenendolo non essenziale ai fini del processo di Risveglio e per non urtare la sensibilità individuale: quello che in India è normale e comune può non esserlo da noi. AmmaBhagavan stessi hanno sempre chiesto di rendere adatti alle varie culture e al nostro sentire gli insegnamenti e le pratiche. La cosa veramente importante è la meditazione, che nella Oneness comincia magari con la Chakra Dhyana8 (meditazione coi i Chakra) e culmina con gli intensi processi meditativi quali il Mukthi Diksha (Diksha per la Liberazione) e la Oneness Meditation. La “Formula della Crescita”, che tutti i Diksha Givers conoscono, è la base dell’intero insegnamento: Intento + Sforzo + Grazia = Crescita. Un chiaro intento, unito al giusto impegno e all’aiuto Divino, portano alla realizzazione di qualsiasi cosa noi realmente vogliamo. Quindi il Sadhana (“pratica spirituale”) è importante ma, come tutti i Maestri insegnano, è necessario anche l’intervento Divino: l’Universo, l’Esistenza, la Vita devono darci una mano, quando il nostro obiettivo è chiaro e ci impegniamo davvero per realizzarlo: la Grazia, ‘la Mano del Divino’, è sempre pronta a sostenerci e ad aiutarci a portare a compimento i nostri sforzi. Naturalmente questo vale anche per il Risveglio! Nessuno infatti si è mai risvegliato con i suoi soli sforzi … ma il Risveglio accade quando in un solo istante tutti quegli sforzi vengono abbandonati, affidandosi totalmente al Divino, all’Intelligenza Cosmica, nelle braccia dell’Universo: è una ‘dolce arresa’, come direbbe il mio amato maestro Luigi! Nella sostanza dunque io vedo la Oneness come una straordinaria opportunità: l‘opportunità di collaborare (Seva o Karma Yoga= servizio disinteressato, volontariato) con quei meravigliosi esseri che si prodigano per un effettivo Risveglio collettivo dell’umanità, al fine di realizzare la più grande ‘utopia’ della storia … la quale già si sta realizzando! L’opportunità di utilizzare degli ‘strumenti’ potentissimi per la nostra evoluzione e per il Risveglio, come il Diksha, nelle sue molte forme. L’opportunità di aiutare oltre che noi stessi tante altre persone … Tutto ciò ritengo sia perfettamente adattabile ad un qualsiasi percorso che noi magari stiamo già seguendo, anche con Maestri dei quali siamo allievi, come nel mio caso: non vi vedo infatti alcuna contraddizione! E se una persona sente che quello della Oneness è il suo cammino, la sua via: benissimo, ce n’è proprio per tutti!

N O T E :

1) Gli Avatar sono esseri umani in cui il Divino si rivela pienamente, essendo loro una cosa sola con Lui/Lei/Esso. Amma Bhagavan sono immersi in questa Consapevolezza così elevata, che possiamo definire “cosmica”, fin dalla loro nascita: ciò che in India viene indicato come SatChitAnanda. La Tradizione afferma infatti che la natura dell’Universo, di tutto ciò che è manifesto, è SatChitAnanda, ovvero Esistenza (Sat), Coscienza (Chit) e Beatitudine (Ananda).

2) Kali Yuga, letteralmente “l’Età Oscura”, nella complessa mitologia indiana, indica un periodo in cui ci si sente sempre più separati dal Creatore e quindi dalla vita, dalla natura, dagli altri e perfino da noi stessi (conflitto di personalità)! Abbiamo vissuto questo decadimento della Coscienza come una “fase discendente” per migliaia di anni e ora sta cominciando una “fase ascendente” chiamata Satya Yuga o “Età dell’Oro”. Tutti i Maestri e le Guide dell’umanità sono impegnate a realizzare questo progetto cosmico di rinascita.

3) Krishna è probabilmente l’Avatar (Incarnazione Divina) più popolare in India e forse anche il più conosciuto in Occidente. Il suo insegnamento è riassunto meravigliosamente nei versi della Bhagavad Gita (“Il Canto del Beato”) dov’Egli, su un campo di battaglia, enuncia al suo amato discepolo Arjuna, i diversi modi (Yoga) in cui è possibile per l’uomo ricongiungersi al Divino.

4) Diksha è il nome che nella Tradizione Indiana si utilizza per indicare una benedizione o una iniziazione. Esiste anche il termine Shaktipath con un significato simile: il Maestro trasmette una energia divina al discepolo. Nel caso del Oneness Diksha, i Maestri/Avatar Amma Bhagavan hanno fatto in modo che un’energia dalla “vibrazione” tanto elevata e un tempo riservata soltanto a pochi esseri potesse invece diventare disponibile per tutti. L’Oneness Diksha è un’energia “codificata” per il Risveglio e la Realizzazione del Divino e promuove la crescita e l’evoluzione dell’individuo in tutti gli ambiti della vita.

5) Shamballa, “la Risplendente”, è la famosa “Città Divina” di cui si parla in numerose tradizioni asiatiche. In ambito esoterico e metafisico essa è conosciuta come “il luogo in cui la volontà Divina viene rispettata”. Si ritiene che i grandi maestri dell’umanità e molti esseri divini abbiano sede in questo Regno Spirituale. Ho trovato delle corrispondenze piuttosto forti con Satyaloka, considerato il luogo dove, in più alte dimensioni della Coscienza, risiedono AmmaBhagavan. Sono portato quindi a ritenere che Shamballa e Satyaloka siano la stessa cosa. Recentemente la denominazione ‘Golden City’ è stata proprio sostituita dal termine ‘Shamballa’!

6) Yoga è il nome sanscrito con cui si indica un insieme di pratiche volte a riunire l’anima individuale (jivatman) al Divino (Paramatman). Esistono molte forme di Yoga nella tradizione indiana e possiamo affermare che si tratti del più antico sistema di realizzazione spirituale al mondo, precedente qualsiasi religione storica. È interessante notare come il termine Yoga (dalla radice yuj = unire) abbia lo stesso significato di Oneness: “unione, unità, essere uno”!

7) Per Sri Murthi (letteralmente “Forma Sacra”), s’intende qualsiasi immagine che per noi rappresenti il Divino e, nel caso specifico, le immagini di Amma Bhagavan, ora sostituite dalla “Golden Orb”: la Sfera di Luce Dorata che ha dato origine al ‘Fenomeno’. Tali forme vengono utilizzate in alcuni particolari processi della Oneness come un mezzo attraverso il quale ricevere il Diksha ‘direttamente’ dal Divino, senza cioè intermediari umani.

8) Chakra Dhyana è una semplice meditazione, adatta a tutti, il cui scopo è stimolare dolcemente la Kundalini nel nostro corpo. Kundalini Shakti è il nome sanscrito con cui si indica l’energia primaria (evolutiva) negli esseri viventi. Essa viene descritta come un “serpente di luce” che riposa, avvolto su sé stesso, alla base della colonna vertebrale. In quanto esseri viventi, noi abbiamo un ‘campo di energia’ che sostiene tutti i nostri corpi, da quello più denso (fisico), a quelli più ‘sottili’. Ciò che rende vitale il campo energetico è proprio la Kundalini – considerata come un’energia ‘di terra’ (simboleggiata infatti da un serpente) – che deve risalire lungo il corpo, attraverso il rachide, fino a raggiungere la sua polarità opposta, alla sommità del capo. Durante questo percorso ascensionale, essa incontra diversi Chakra, o ‘vortici di energia’, i quali, come altrettanti interruttori, si ‘accendono’ al suo passaggio. Quando Kundalini raggiunge il vertice, l’intero campo energetico è stato attivato e reso quindi più vitale, con una frequenza vibratoria più elevata. I Chakra interessati da questa bellissima meditazione sono i 7 principali, descritti da tutte le tradizioni, i quali si trovano lungo l’asse centrale del corpo, dal pavimento pelvico (area perineale) alla cima della testa (area delle ‘fontanelle’). Si ritiene che quando Kundalini raggiunge il 7° Chakra, alla sommità del capo, e vi permane per un tempo sufficientemente lungo, si possa manifestare il Risveglio: proprio come, premendo i giusti interruttori, si accende una luce. Il Risveglio infatti riguarda il cervello, il quale, con tale esperienza, modifica la sua attività bioelettrica permettendo una maggiore connessione con il Tutto. Dunque abbiamo sette Chakra principali, dal bacino alla testa, dove il 1°, chiamato in sanscrito Muladhara (‘radice’) è la polarità femminile (Shakti), sede di Kundalini; mentre il 7°, Sahasrara (‘loto dai mille petali’), è la polarità maschile (Shiva). Quando le due polarità dell’energia, Terra e Cielo, o Shakti e Shiva nel linguaggio dello Yoga, si uniscono, ecco l’esperienza che i mistici (Rishi), sempre in India, hanno descritto come Samadhi, appunto il Risveglio: uno stato di Unione (Yoga) con la Vita, con ‘Tutto ciò che è’. Ora, nella Oneness, la scuola di Risveglio nata dai Maestri indiani Amma e Bhagavan, lo scopo di Chakra Dhyana è semplicemente quello di prepararsi a ricevere il Diksha (benedizione): una sorta di ‘effusione’ di energie divine in grado di cambiare la nostra coscienza e percezione, innalzando la frequenza energetica. Ciò viene utilizzato, per esempio, nel processo del Mukthi Diksha, il Diksha per la ‘Liberazione’ (altro nome per il Risveglio): un potente processo meditativo il cui primo stadio è proprio la Chakra Dhyana e che permetteva fra l’altro di essere iniziati come Diksha Giver nei corsi appositi: gli Oneness Awakening Courses (OAC)… ora vi sono altre modalità. Ma viene pure utilizzata come ‘apertura’ prima di una Oneness Meditation (OM), un’altra potente meditazione; oppure da sola, come pratica anche quotidiana. Non vi sono controindicazioni nel suo uso: come dicevo all’inizio, essa va bene per tutti.

INSEGNAMENTI ONENESS

Piccola raccolta per il Risveglio della Coscienza

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Piccola raccolta per il risveglio della coscienza.
Piccola raccolta per il risveglio della coscienza.

Insegnamenti Oneness” è rivolto a coloro che sono alla ricerca del superamento della sofferenza percorrendo la via del Risveglio della propria coscienza. Sri Bhagavan, fondatore della Oneness University, risponde a domande e chiarisce tutti gli aspetti della vita, restituendo la giusta chiave di lettura degli antichi insegnamenti. I principali temi affrontati sono: l’importanza delle relazioni, come affrontare la sofferenza, il perdono; che cos’è la mente con tutti i suoi contenuti psicologici; la Fioritura del Cuore; il senso di separazione e lo stato di Unità interiore; che cos’è il karma e come superalo; la relazione con il Divino, la preghiera, la gratitudine; come ottenere successo e prosperità nella propria vita; il motivo per cui abbiamo tanti problemi nel mondo. In “Insegnamenti Oneness” troveremo sempre la risposta che richiede il nostro cuore, sarà un’occasione per vedere noi stessi in profondità e riconoscere la nostra vera natura. Accolti come guida per la contemplazione, gli insegnamenti qui raccolti evocano benedizioni e comprensioni inattese, hanno il potere di condurci in connessione con l’energia amorevole di Sri Bhagavan e con il Suo profondo messaggio.

Iniziando a stare con quello che c’è, quello che segue è l’Integrità Interiore.
L’integrità interiore porta alla Fioritura del Cuore.
Con la Fioritura del Cuore c’è Unità nella famiglia,
e con l’Unità nella famiglia, i problemi dell’individuo
così come quelli collettivi iniziano a scomparire.
Sri Bhagavan

Insegnamenti Oneness è dedicato alla famiglia Oneness Italiana e a tutte le persone che desiderano conoscere gli insegnamenti della World Oneness University, trasmessi dai suoi fondatori Sri Amma e Sri Bhagavan.

Alcuni insegnamenti qui raccolti sono raccolti dai Darshan, avvenuti in collegamento webcast, che periodicamente Sri Bhagavan ha offerto alle Comunità Oneness presenti in molte nazioni del mondo, altri sono trascrizioni degli innumerevoli video che Sri Bhagavan ha registrato nel corso degli anni. Sri Bhagavan risponde a domande e chiarisce tutti gli aspetti della vita a chi è alla ricerca del superamento della sofferenza percorrendo la via del Risveglio della propria Coscienza.

Gli insegnamenti di Sri Bhagavan ci restituiscono la giusta chiave di lettura degli antichi sacri insegnamenti. Sono profonde parole di saggezza che come raggi di sole scendono su ogni preoccupazione umana e illuminano la nostra comprensione, non soltanto intellettualmente. Uno dei principi che emerge dalle parole di Sri Bhagavan è che fare esperienza sia il requisito sia una vita realmente vissuta e che tutto, se vissuto pienamente a prescindere da quanto sia difficile e tragico, alla fine si trasforma in gioia.

Comprendere correttamente e applicare gli insegnamenti nella nostra vita quotidiana consente di far fronte alle difficoltà, di superare le paure ed accedere alle possibilità di una completa realizzazione, al Risveglio e alla connessione con il Divino.

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COS'E' LA ONENESS. CLICCA per aprire ...

La Oneness non è una religione, non è un culto, non è una filosofia, è semplicemente un Fenomeno come un passaggio di una cometa, un’eclissi solare o altri fenomeni naturali.

Questo fenomeno ha 850 anni e si è rivelato nel 1989, quando la sfera Dorata si è presentata ai bambini della scuola Jivashram che poi sono diventati insegnanti della Oneness University. Nel 1989 il fenomeno profetizzò molte rivelazioni e fin’ora si sono tutte realizzate.

Finora abbiamo percorso la strada lunga: Awakening, le sadhana ecc. Ora c’è la via breve: anche le persone mondane che non credono entrano nelle Sri Amma Bhagavan Sacred Chambers, chiedono al loro Divino di diventare fisico e succederà tutto velocemente.

La seconda cosa da capire è che Dio diventa Antaryamin dentro di voi, Il Dio che diventa Antaryamin dentro di voi e il Dio che vive nelle Sri Amma Bhagavan Sacred Chambers sono tutti coscienza collettiva, tutto è Paramatma. Quando voi pregate e chiedete, è quel centro che si chiama Dio -e che viene chiamato Paramatma- che arriva a voi come Antaryamin per voi, che fa miracoli, che arriva come esperienza, che vi sta osservando e questo Antaryamin arriva con un corpo specifico.

Bhagavan diceva che nel 2014 si sarebbe ritirato, perché il vostro Avatar sarebbe diventato fisico. Il Paramatma si rivelerà a voi nel modo più appropriato per voi. Le Sri Amma Bhagavan Sacred Chambers sono una via breve verso il risveglio, la trasformazione, la realizzazione di Dio e la risoluzione di ogni genere di problema. Ciò che accade dipende dalla relazione che avete con il vostro Divino Personale.

Questo è davvero qualcosa che cambia le cose. Qualcosa che cambia le cose per tutta l’umanità.

Dovete aver pensato molto spesso: Dio, se ci sei, perché non vieni da me? Perché non mi parli? Perché non mi aiuti? Quello è esattamente ciò che sta accadendo. In India e nel resto del mondo, adesso, ci sono più di settecento di queste Sri Amma Bhagavan Sacred Chambers. Arrivano tantissime persone ogni giorno e quasi tutte le loro preghiere vengono esaudite.

«Quando diventi illuminato ti rendi conto che non c’è nessuno scopo in questa creazione. C’è semplicemente perché c’è gioia nella creazione e la gioia esprime se stessa in tutte le forme. Quando ti illuminerai vedrai che c’è soltanto gioia, c’è solo Amore».
Da: Serate con Sri Bhagavan “Avatar dell’illuminazione“.

La Oneness e’ un Fenomeno, il suo scopo e’ quello di diffondere in tutto il pianeta lo spirito della Oneness. Si comincia con lo scoprire la Oneness in se stessi, nella famiglia, nella società e nel proprio paese. E non ci si ferma qui. Si scopre anche la Oneness sul pianeta, e la Oneness con ogni cosa che vive, e naturalmente la Oneness con l’universo, ed infine con il Divino. La trasformazione dell’individuo porta alla trasformazione globale.

«Lo stato più elevato fra tutti è quello di Seva. Lo Spirito di Seva è intrinseco in ogni intuizione, realizzazione, esperienza mistica e Mukthi. E’ questo spirito che vi spinge a condividere con il mondo ciò che vi è stato dato».
Da insegnamenti: Sri Padmavathi Amma “La Madre Divina”.

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