Sistema immunitario e vaccinazioni.
Intervista al dottor Giacomini
Scritto da: Gianpaolo Giacomini | Medicina Non Convenzionale
Questo articolo è tratto da “Scienza e Conoscenza” n. 51 (Febbraio 2015)
Dottor Giacomini, può dirci il suo punto di vista sui vaccini che vengono proposti dalle nostre ASL come prevenzione primaria già dai primi mesi di vita?
A questo proposito, vorrei stimolare una riflessione un po’ differente dalle tante argomentazioni che i miei colleghi “vaccino-cautelativi” propongono: tengo comunque a sottolineare che condivido pienamente le loro argomentazioni.
La prima cosa che mi chiedo quando vedo un bambino è: «Chissà che cosa questo cucciolo è venuto a fare al mondo? Quale sarà la sua missione terrena?». Ritengo che, prima di pensare di proteggere un bambino da qualcosa che esiste in agguato al di fuori di lui (virus, batteri, parassiti ecc), dovremmo preoccuparci di favorire il riconoscimento di chi è lui! Il sistema immunitario di qualsiasi essere vivente, particolarmente quello umano, è preparato anzitutto nel riconoscere ciò che viene definito “self”, ovvero l’Io. Una volta riconosciutolo, tutto il sistema si specializza nella difesa da ciò che self non è, onde evitare di perdere la propria identità. Se ci pensiamo bene, le malattie infettive altro non sono che la conseguenza dell’invasione di esseri a noi differenti, che potrebbero portare l’essere ospitante alla morte in conseguenza della perdita della sua identità. Pensiamo ai virus, che utilizzano le nostre cellule per riprodursi, in quanto in natura essi sono esseri che senza un ospite non hanno possibilità alcuna di replicarsi. Quando un virus si impadronisce delle nostre cellule per i suoi comodi, allontana il corpo (in quanto struttura pluricellulare) dal suo progetto primario, che è quello di servire l’Io Spirituale attraverso l’Io fisico. Si verifica così una perdita di identità corporea. Lo spirito, allora (definiamolo anche “energia vitale”), mette in atto una serie di processi che scatenano eventi quali febbre, lisi cellulare ad opera di linfociti, macrofagi ecc. con l’obiettivo di liberare l’Io del corpo dall’invasione dell’Io alieno virale.
In pratica, il sistema immunitario riconosce la presenza di un “not self” e attiva il “self” per scacciare o arginare l’Io invasore: in questo modo noi riaffermiamo la nostra proprietà e individualità e abbiamo, ancora una volta, comunicato al mondo e a noi stessi che “ci siamo”! In seguito a una vaccinazione, in particolare se multipla, quali le esavalenti, si scatena una risposta massiva del sistema immunitario che si trova a dover lottare “virtualmente” (perchè di fatto non vi è una vera e propria infezione) contro una serie di invasori tra l’altro dotati di un “Io” estremamente forte.
Un tale scossone, provocato in un io corporeo ancora in fase di definizione (il bambino a due mesi ancora non ha una identità personale, né tanto meno immunitaria, ben definita e se allattato al seno condivide moltissimi aspetti caratteriali relativi alla madre attraverso il latte), può far perdere letteralmente l’identità cellulare determinando una disregolazione anche grave del sistema PNEI corporeo nella sua globalità.
Questa perdita di identità corporea è il preambolo del verificarsi di molteplici disfunzioni che possono nel tempo sfociare anche in forme patologiche gravi. Trovo assurdo, oggi, ricorrere alle vaccinazioni di massa in quei territori dove le patologie sono oramai scomparse da tempo, così come trovo assurdo vaccinare all’età di due mesi per patologie che a quell’età un bambino non contrarrebbe mai.
La questione vaccinazioni è delicata e vasta, poiché non è in gioco solamente la salute fisica di un individuo, ma anche e sopratutto la coerenza tra identità Spirituale (o energetica) e Io corporeo: è in questa coerente corrispondenza che ci si gioca non tanto la salute o la malattia nella nostra vita, quanto la nostra realizzazione interiore!
Bill Gates ammette:
«I vaccini servono per diminuire la popolazione».
lospecchiodelpensiero / dicembre 15, 2016
Si sa che fra i complottisti gira l’idea che esistano dei “mondialisti” cattivi cattivi che, fra i loro scopi, hanno quello (udite udite!) di ridurre la popolazione mondiale.
E il motivo sarebbe semplice: questi cattivoni hanno tutto: denaro, potere, controllo dell’informazione, ecc, tranne una cosa: i numeri. Sono molto pochi, in confronto agli altri, che sono enormemente di più. E allora? Allora l’idea sarebbe quella di ridurre la popolazione mondiale, tramite guerre, carestie, terremoti, inquinamento, vaccini (vaccini? Sì, vaccini!) pessima alimentazione, ecc.
Chissà se è vero. Però è divertente vedere Bill Gates (sì proprio lui, il sig.Windows) che dice, testualmente, che per ridurre le emissioni di CO2 causato dall’uomo bisogna agire sui fattori che lo producono:
- numero di persone,
- quantità di consumi che queste persone fanno,
- energia unitaria per consumo.
Insomma, un approccio matematico. E analizzando le singole voci, partendo dalla eccessiva presenza di esseri umani (questo bestiame ingombrante, ma perchè sono così tanti?) dice testualmente: «Lavorando bene, con i servizi sanitari, la contraccezione e i vaccini potremmo forse ridurre la popolazione del 10-15%».
Ma come? La sanità e i vaccini servono per diminuire la popolazione? Avrò capito male? … No, no, l’ha proprio detto, c’è il video su youtube che lo documenta!
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